La fiducia fra avvocato e cliente
La fiducia tra avvocato e cliente: un pilastro del rapporto professionale
Fiducia reciproca: la base del rapporto avvocato-cliente
La fiducia tra avvocato e cliente è un elemento imprescindibile per la buona riuscita di qualsiasi procedimento legale.
Essa si fonda su obblighi reciproci, trasparenza e rispetto delle regole deontologiche che tutelano entrambi.
La fiducia del cliente verso l’avvocato
Il cliente deve potersi affidare totalmente al proprio legale, riconoscendone competenza, integrità e dedizione.
Per questo è fondamentale:
· fornire al professionista tutte le informazioni pertinenti senza omissioni;
· condividere documenti, fatti e testimonianze;
· esprimere apertamente aspettative e timori.
Solo con un quadro completo l’avvocato può elaborare una strategia difensiva efficace.
La fiducia dell’avvocato verso il cliente
Anche il legale deve poter contare sulla sincerità e trasparenza del cliente.
Un rapporto chiaro consente di:
· pianificare al meglio la strategia difensiva;
· prendere insieme le decisioni più rilevanti;
· evitare malintesi e incomprensioni.
Il segreto professionale
L’art. 28 del Codice Deontologico Forense obbliga l’avvocato a mantenere riservate tutte le informazioni ricevute, anche dopo la fine del mandato.
Questa garanzia tutela il cliente e rafforza il rapporto fiduciario.
Chiarezza e trasparenza dell’avvocato
L’art. 27 del Codice Deontologico Forense impone al legale di:
· informare il cliente sulla natura dell’incarico, attività e tempi previsti;
· comunicare i possibili costi e fornire, se richiesto, una stima scritta;
· aggiornare costantemente sull’andamento della causa.
Il rispetto del rapporto fiduciario
L’avvocato deve agire sempre nell’interesse del cliente, evitando azioni legali inutili o economicamente dannose.
Indurre un assistito a intraprendere cause prive di fondamento è un illecito disciplinare.
Violazioni gravi: il reato di truffa
Il rapporto fiduciario può essere tradito quando il legale abusa del proprio ruolo.
La Cassazione penale (sentenza n. 34887/2016) ha stabilito che un avvocato commette truffa se percepisce compensi per attività mai svolte.
Conclusione
La fiducia tra avvocato e cliente non è solo auspicabile: è essenziale per garantire un percorso legale trasparente, efficace e rispettoso dei diritti di entrambe le parti.
FAQ – Domande frequenti sulla fiducia tra avvocato e cliente
1. Perché è importante fidarsi del proprio avvocato?
Perché solo con informazioni complete e trasparenti l’avvocato può elaborare una strategia difensiva efficace.
2. Cosa succede se un cliente nasconde informazioni all’avvocato?
Il legale rischia di impostare una difesa incompleta o inefficace, compromettendo il buon esito della causa.
3. L’avvocato può rivelare le informazioni ricevute dal cliente?
No. L’art. 28 Codice Deontologico Forense impone il segreto professionale anche dopo la conclusione del mandato.
4. L’avvocato deve informare il cliente sui costi e la durata del processo?
Sì. L’art. 27 Codice Deontologico Forense prevede l’obbligo di chiarezza, trasparenza e aggiornamento costante.
5. Cosa rischia un avvocato che approfitta del cliente?
Oltre a sanzioni disciplinari, rischia anche accuse penali, come nel caso di truffa (Cassazione penale, n. 34887/2016).
✍️ A cura di:
Avv. Albert Corradetti – Penalista e Civilista
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