Gratuito patrocinio 2025
L’assistenza legale gratuita, detta gratuito patrocinio a spese dello Stato, è prevista nei processi civili, penali, tributari e amministrativi per chi si trova in una situazione economica precaria e non supera un determinato reddito. In questi casi, il compenso dell’avvocato è corrisposto direttamente dallo Stato.
Requisiti di reddito per il gratuito patrocinio 2025
Per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, il richiedente deve avere un reddito annuo imponibile non superiore a € 13.659,64, come stabilito dal D.M. 22 aprile 2025 (GU n. 159 dell’11 luglio).
Se il richiedente convive con il coniuge o altri familiari, il reddito complessivo è dato dalla somma dei redditi di tutti i componenti del nucleo familiare.
Si considera invece solo il reddito personale quando sono in contestazione i diritti della personalità, ad esempio in caso di separazione coniugale.
In ambito penale, il limite di reddito viene aumentato di € 1.032,91 per ciascun familiare convivente. Non viene preso in considerazione l’ISEE.
In quali casi è assicurato il gratuito patrocinio
Il patrocinio gratuito copre:
- processi civili, penali, amministrativi, contabili e tributari;
- procedimenti di volontaria giurisdizione (es. nullità del matrimonio, separazioni, pensioni, TFR);
- procedure di mediazione: chi presenta istanza di gratuito patrocinio non deve pagare alcuna indennità all’Organismo di Conciliazione e l’assistenza legale è interamente coperta dallo Stato.
Fondamento costituzionale
L’articolo 24 della Costituzione italiana sancisce che:
- tutti hanno diritto di agire in giudizio per tutelare i propri diritti;
- la difesa è un diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento;
- ai non abbienti sono assicurati strumenti adeguati per difendersi in giudizio;
- la legge regola le condizioni per la riparazione degli errori giudiziari.
Il gratuito patrocinio garantisce quindi l’inviolabilità del diritto alla difesa e la possibilità per chi non ha mezzi economici di partecipare al processo, conoscere gli atti e ottenere giustizia.
Casi di esclusione
L’ammissione al gratuito patrocinio può essere esclusa per:
- condanna per reati gravi, come l’evasione fiscale;
- chi si avvale di più di un avvocato nel processo penale;
- cause civili manifestamente infondate;
- domande di cessione di crediti altrui.
Cenni storici
Nonostante la Costituzione italiana sia entrata in vigore nel 1948, il diritto al gratuito patrocinio è stato a lungo disatteso. L’Italia è stata persino condannata dalla Corte di Strasburgo per le carenze nel sistema di assistenza legale ai non abbienti.
Solo dagli anni Duemila il patrocinio a spese dello Stato è stato reso realmente accessibile a tutti i cittadini.
Come richiedere il gratuito patrocinio
In ambito civile, l’istanza di ammissione deve essere presentata al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.
Il cittadino ammesso può nominare un avvocato di sua fiducia, purché iscritto negli appositi elenchi tenuti dall’Ordine.
Revoca e rinunce
- L’avvocato può rinunciare al mandato conferito in gratuito patrocinio anche durante la causa, previa comunicazione al cliente e al Consiglio dell’Ordine.
- Il cliente beneficiario può revocare l’incarico e chiedere la nomina di un altro difensore.
- Se durante il processo il reddito del richiedente supera i limiti previsti, il beneficio viene revocato.
✍️ Avv. Albert Corradetti
Abilitato al gratuito patrocinio
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